Progettazione culturale per lo sviluppo di comunità 

Pratiche e metodi – laboratorio di progettazione

Perché un laboratori di progettazione culturale e sociale?

“Sono usciti i bandi Caritro!”

Vista la recente pubblicazione del primo bando per il volontariato culturale e in generale della  programmazione dei bandi culturali 2023 di Fondazione Caritro, l’Ufficio Svolta intende offrire questo laboratorio a volontari e operatori culturali e sociali che abitano le associazioni e gli enti di terzo settore e che vogliono approfondire il tema della progettazione culturale provando a lavorare su una prima bozza di idea progetto.

Occuparsi di progettazione culturale significa, soprattutto, avere uno strumento per la costruzione dell’identità culturale degli individui e dei territori.

La cultura in questo senso viene concepita come pratica generativa e trasformativa che permette lo sviluppo dei cittadini e delle comunità. In tale ottica gli operatori culturali e sociali sono chiamati, ancor di più nell’attuale scenario, ad attivare processi di capacitazione individuale e collettiva e crescita sostenibile dei territori, attraverso pratiche legate al patrimonio culturale materiale e immateriale e alle attività artistico-culturali (dall’arte, allo spettacolo dal vivo, all’audiovisivo) rendendole dei dispositivi in grado di contribuire al rafforzamento del capitale sociale, culturale nonché economico e reputazionale dei territori stessi.

L’intervento formativo proposto intende concentrarsi, pertanto, sul rafforzamento delle capacità legate alla dimensione progettuale in campo culturale, per gli operatori, i volontari e per le organizzazioni che agiscono all’interno dei diversi ambiti dell’arte e della cultura, considerando tra l’altro le nuove sfide a cui sono chiamati nella complessità dei tempi odierni e che vedono la cultura associarsi a concetti come l’innovazione sociale, il protagonismo e l’attivazione delle persone e delle comunità, il paradigma della rigenerazione ampiamente intesa (non solo luoghi fisici) e il welfare come benessere ma anche come possibilità di migliorare la qualità della vita.

Obiettivi

L’intervento formativo è focalizzato sui seguenti obiettivi:

  • Allargare il quadro cognitivo del contesto e rafforzare la capacità critica di analisi e prefigurazione dei diversi scenari progettuali, a partire dalla valutazione di bandi e altre opportunità derivanti da programmazioni e politiche pubbliche e private, come valutazione ex ante del progetto in termini di idea e di fattibilità, con particolare riguardo a iniziative che valorizzano l’innovazione sociale attraverso la leva artistico-culturale;
  • Rafforzare le competenze progettuali sul piano dello sviluppo dell’idea-progetto, della strategia generale, della pianificazione, della gestione dei processi progettuali e della valutazione d’impatto, fornendone la strumentazione concettuale e operativa (soluzioni, modelli, schemi e tecniche);
  • Rafforzare le competenze relazionali e di servizio per quanto concerne gli attori progettuali, gli stakeholders e i beneficiari delle iniziative, prestando attenzione a processi di engagement e partecipativi all’interno delle iniziative progettuali e al networking e alle ottiche collaborative;
  • Potenziare l’apprendimento di gruppo, il lavoro di squadra e l’intelligenza collettiva e distribuita, attraverso una metodologia laboratoriale di coinvolgimento dei partecipanti;
  • Fornire contemporaneamente alcune conoscenze d’interfaccia necessarie per la traduzione progettuale delle iniziative culturale (sul piano amministrativo, giuridico e di fundraising).

Metodologia e formato

La metodologia didattica prevede una prima parte di lezione frontale centrata sul project management culturale, implementata dall’impiego di sussidi didattici (slide), visione di filmati, discussione di casi.

Segue una seconda parte di taglio più laboratoriale nella quale, mediante la presentazione di alcune questioni chiave della progettazione culturale (ad esempio un bando, uno spazio da rigenerare, un processo comunitario) sarà chiesto ai partecipanti di sviluppare dei temi di progettazione sulla base delle indicazioni didattiche fornite precedentemente.

Il formato dell’intervento ideale è ipotizzato in modo allargato su due giornate di lavoro o, alternativamente, può essere concentrato in modalità intensiva su una sola giornata.

Si cercherà di ottenere la migliore interattività docente/partecipanti, focalizzando l’attenzione sugli aspetti operativi, sugli strumenti pratici e sull’applicazione sul campo delle conoscenze acquisite.

 

Programma del laboratorio

9.00-9.30: Introduzione e attività di conoscenza: attività di Icebreaking volta a favorire la conoscenza reciproca tra i partecipanti e a creare le migliori condizioni per il lavoro della giornata

9.30-11.30 I PARTE. Il contesto e i principi guida della progettazione culturale

– Termini chiave della progettazione culturale: priorità programmatiche nazionali ed europee per il settore culturale e creativo (sostenibilità, green, digitale, accessibilità, partecipazione, inclusione, etc.)
– Elementi base del Project Management: progetto, obiettivi, beneficiari, risultati, impatti

11.30-11.45: pausa caffè

11.45-13.00 II PARTE. Laboratorio di idee: Noi, il territorio, la comunità. Chi siamo noi e quali sfide possiamo affrontare insieme (analisi contesto e vision)

13.00-14.00: pausa pranzo

14.00 – 15.00 attività nel Museo con Carlo Tamanini – responsabile area educazione e mediazione culturale

15.00-18.00: Laboratorio di idee

– Analisi dei target: empatizzare con i nostri beneficiari come elemento essenziale per lo sviluppo di progetti efficaci

– La fase dell’ideazione: brainstorming di gruppo finalizzato allo sviluppo di proposte ammissibili a partire dall’analisi dei nostri target/beneficiari diretti

– Pitch: presentazione finale delle idee emerse 

 

Formatrice

Ludovica De Angelis, coordinatrice del team al femminile Melting Pro, che promuove iniziative culturali sul territorio romano, ma anche nazionale ed europeo, progetta e realizza corsi di formazione per gli operatori del settore culturale, favorisce la creazione di reti nazionali e internazionali, realizza studi di fattibilità, piani di fundraising e di comunicazione. 

Carlo Tamanini: coordinatore dell’Area educazione e mediazione del Mart. Da anni si occupa di ricerche sul rapporto arte-meditazione e sulle esperienze di educazione estetica maturate da artisti e designers.

 

Dove e quando

Il laboratorio è previsto per sabato 3 dicembre 2022, per la durata di una giornata, dalle ore 09 alle ore 18, presso la bellissima location del MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto.

SCADENZA ISCRIZIONI: 28 NOVEMBRE – numero chiuso, iscrizione obbligatoria al link a inizio e a fondo pagina.

Per info: progetti@ufficiosvolta.it – 3534121810